Madagascar – Kongony 2013
Enza, tesoriere dell’associazione “ Bambini del Madagascar e Noi onlus “ , ci ha raccontato della sua esperienza tra queste popolazioni di Kongony, che ha suscitato in lei immenso amore soprattutto verso i bambini, spingendola a chiedere il nostro aiuto per la costruzione di un centro sanitario estremamente necessario per dare assistenza medica a tutti coloro che ne avessero avuto bisogno, ricordandoci che per raggiungere la città più vicina (centro di Hell-ville a Nosy-Be), dove esiste l’ospedale, occorrono circa 5 ore di navigazione tra fiume e oceano con una piroga a motore. La signora Enza, prima del nostro contributo, grazie ad altre donazioni, aveva portato alla popolazione di Kongony e dei piccoli villaggi limitrofi, una scuola e un impianto fotovoltaico per dare illuminazione ed aveva anche fatto costruire una piroga e noi, prima del centro sanitario, avevamo portato l’acqua da una sorgente presente su una collina.
Il mattino del 10 Aprile, siamo di buon ora (..06:00) sul molo ad attendere la piroga con il nostro carico di aiuti, pacchi, pacchetti e pacchettini; Dopo circa tre ore di navigazione, siamo costretti a sostare su un’isola a causa della bassa marea che ci impedisce il passaggio, per questo il tragitto subisce un notevole ritardo. Nonostante cio’ la popolazione ci attende all’approdo festosa con canti e balli tradizionali. Bonjour vashaha !!!… bonjour vashaha !!!… Vi chiederete perchè iniziamo la nostra visita a Kongony con questa frase, bene…. Ogni bambino che incontriamo ci saluta cosi’…. bonjiour vashaha
Alloggiando in una stanza del centro sanitario, la mattina dopo ci accorgiamo subito che l’attività inizia di buon ora, una decina di pazienti provenienti dai vari villaggi limitrofi, sono già in attesa di visita medica ; E’ venerdì 12, vigilia dell’evento inaugurale e durante il pomeriggio iniziano a venire dai villaggi vicini, distanti ore di cammino nella foresta, intere famiglie per partecipare a questo evento festoso e unico ; Si accampano intorno alla struttura sanitaria in attesa del giorno successivo ; La mattina dopo, viene celebrata la messa da padre Cristofer all’aperto e a conclusione della funzione, viene benedetto il centro sanitario stanza per stanza; Notiamo che alla funzione non partecipano tutti, alcuni rimangono ai margini ma assistono silenziosi con rispetto, la loro fede è diversa dalla nostra (sono musulmani), ma questo a Kongony non porta malessere, anzi la collaborazione tra persone di fede diversa è evidente e questo lo notiamo nel comportamento del dottore Ludovic, anche lui musulmano che si prodiga ad assistere tutti indistintamente; pensate che essendo il solo medico è « in servizio » presso il centro sanitario 24 ore su 24 ore. Un episodio mi ha colpito del dr. Ludovic : …una sera prima di iniziare a mangiare, come da tradizione cristiana, padre Cristofer ci invita a ringraziare il Signore per il pasto con una preghiera e il dr. Ludovic , partecipando, si fa il segno della croce al termine della preghiera …sorridendoci simpaticamente, un gesto di rispetto verso di noi e verso la nostra religione. Dopo la funzione, come ci era stato anticipato, vengono sacrificati due zebù (mucca locale), e le carni vengono distribuite ai vari nuclei famigliari per essere cucinate secondo la loro tradizione ; La celebrazione é iniziata : mangiamo anche noi le carni di zebù insieme ai vari capi villaggio giunti per l’evento ; al termine del pasto essi a turno ci porgono il loro ringraziamento e ci chiedono di trasmetterlo a tutti i nostri sostenitori, cosa che facciamo con piacere . E arrivato il momento ufficiale : il taglio del nastro ; Si susseguono una serie di rappresentazioni di danze tradizionali fatte in nostro onore, alle quali assistiamo e partecipiamo… divertiti ; Dopo aver lanciato una miriade di palloncini (che simpaticamente esplodono per il caldo …), creando scompiglio e divertimento tra i bambini, abbiamo donato a tutti i bambini dei piccoli dolciumi portati dall’Italia. A questo punto é doveroso ringraziare Enza che ci ha permesso di vivere un’esperienza indimenticabile, dal lato umano ed emozionale ma soprattutto ringraziare tutti nostri sostenitori che con il loro contributo economico sostengono la realizzazione di queste iniziative, dicendo loro Grazie,
Luigi Labartino e Luigi Sparapani